STORIA
Il finger lime è uno dei sei agrumi originari dell’Australia, le cui prime tracce si localizzano in Gondwana (massa di terre che comprendeva cento milioni di anni fa le terre dell’emisfero australe).
Raccolto e consumato dagli Aborigeni già 60.000 anni fa come cibo e rimedio per tutti i mali, era il suo alto contenuto vitaminico a renderlo magico: un concentrato di vitamina A e C , di vitamina E, di polifenoli, luteina, zeaxantina, potassio e molti altri nutritivi.

UNA SORPRENDENTE SCOPERTA
È merito di Marcello Cividini e di sua moglie Monique la scoperta del finger lime in un farmer's market a Coolangatta (Australia).
Tra salsicce di canguro, noci macadamia e marmellata di rosella, si accorsero di quelli che a primo acchito pensarono fossero cetrioli! Ricordano ancora lo stupore nello scoprire quelle palline dal sapore concentrato che scaturivano dal frutto appena aperto e schioccavano in bocca!
Era il gennaio 2011. Da allora hanno mappato i ristoranti e gli chef che impiegavano il finger lime nelle loro ricette, fino a incontrare la madre putativa di tutti i Finger Lime: Judy Viola.
Tornati in Italia, con un1 kg di frutti da far assaggiare a parenti e amici, si resero ben presto conto della scarsissima cultura del finger lime: gli chef non ne erano a conoscenza e solo pochi vivaisti erano in possesso di poche e confuse informazioni.
È stato il primo spot in cui il finger lime è apparso, con il nome di “Caviale di Limone”, a consacrare la sua conoscenza in Italia: molti i commercianti che li richiedevano, numerosi i vivaisti che, non conoscendone le potentissime caratteristiche, li proponevano come piante ornamentali.
Il Consorzio Fingerlime è nato per diffondere la cultura di questo prezioso frutto e preservarne la produzione e la diffusione, valorizzandone tutte le varietà, a un prezzo equo e accessibile.

FINGER LIME CAVIALE DI LIMONE (CITRUS AUSTRALASICA)
E' una pianta che nasce nella foresta pluviale Australiana. Appartiene alla famiglia delle Rutacee sottofamiglia delle Aurantioideae, più conosciuta come famiglia degli Agrumi. Sono state identificate più di 1.500 sottospecie di questo robusto finger lime selvatico che si è adattato in una foresta così competitiva come quella Australe.
La riproduzione da seme è molto lenta: la radice è lunghissima e va in profondità a cercare l’acqua e i frutti non appaiono prima di 10 o 15 anni (dipende dalle condizioni di sviluppo). Anche la riproduzione via talea è molto lenta, paragonabile a quella da seme.
La propagazione via innesto è invece la strada più praticabile e inizia con la creazione della prima pianta commerciale a Bangalow nel New South Wales, da parte di un'esperta vivaista, definibile la madre putativa del Finger Lime: Judy Viola.
Alla fine degli anni ’80, dopo vari tentativi, lo innesterà sul Poncirus Trifoliatum, dando vita alla prima cultivar stabile di valore commerciale, l’Alstonville, dal nome del vicino villaggio.
La Registrazione Ufficiale all' ACRA, l'organismo governativo australiano che presiede al controllo e alla registrazione delle varietà, arriverà solo nel 2007.
Il sapore delle specie selvatiche varia moltissimo: da gradevole a disgustoso, da acerrimo a insapore.
Nel corso di 30 anni sono state sperimentate circa 80 varietà, di cui molte con scarse caratteristiche organolettiche, fino a concentrarsi su 8 di loro, di colore e sapore differenti. L'analisi molecolare conferma l'unicità di ogni cultivar per cui, dal punto di vista gustativo, possiamo considerarle completamente diverse.

ALSTONVILLE
Questa è la varietà che per prima che si è fatta strada nel mondo dell'alta ristorazione. Perle verde chiaro, consistenti e ben sgranate, di forma quasi perfettamente sferica, sono caratterizzate da un sapore rilevato, la cui presenza di sabinene, conferisce sentori di noce moscata, legno aromatico e, quando il frutto è acerbo, addirittura eucaliptus e canfora.
E' l'Alstonville la prima a guadagnarsi la compagnia delle piccole e saporite ostriche di Sidney: non ne copre il sapore, come fa il limone, ma le accompagna e fa esplodere la sua carica di sapore quando stretto tra i denti.

PINK ICE
I colori della primavera sono tutti in questa varietà: dal rosa al rosso scuro dell’esterno, alle piccole perle di caviale rosa all’interno. Un gusto diverso, sempre citrico, ma con sentori di mandarino, mandorle e pepe, per un frutto che può essere un bellissimo punto di colore sui sushi di pesci bianchi.
Adatto più di altre varietà alla preparazione dei dessert dona un’inimitabile parentesi di acidità e un colore in contrasto alle creme chiare.
Da provare assolutamente nei cheese cake è un'assoluta scoperta con il cioccolato: il pink ice non si posa bene solo con quello bianco, ma anche con ganache di nerissimo. cioccolato. Gli amici giapponesi lo usano come punto di colore sopra i sushi di pesci bianchi.

JUDY'S EVERBEARING
Questo finger lime porta proprio il nome delle sua creatrice, Judy, e ha la proprietà di essere rifiorente: questo vuol dire che può donare frutti lungo tutto il corso dell'anno. La buccia ha un colore marrone anche molto scuro e le perle sono grandi, gialle e ben separate, talvolta screziate di rosa e pochi semi. Sentori di fiori freschi con note pungenti di menta piperita e citronella, caratterizzano questa varietà, particolarmente adatta per guarnire le conchiglie, il pesce cotto e crudo, ma anche le tartare di carni anche selvatiche, grazie alla sua acidità aromatica.

EMERALD
Tutti la vogliono tutti la cercano, ma la sua produzione di caviale verde è ancora limitata. È una rifiorente anche questa varietà, per cui il raccolto è distribuito su vari mesi. Lo splendido colore, smeraldo appunto, si sposa bene con tutti i piatti. Il sapore unico, deciso, con sentori di prezzemolo, finocchio selvatico e menta piperita evolve al massimo il gusto delle ostriche. Sulle capesante appena scottate, sottolinea il loro sapore minerale. Le note di affumicato lo rendono ineguagliabile sui sushi che usano le carni rosse in tutte le sfumature del tonno: Maguro, Chu Toro, O Toro. In mixology va a nozze con tequila e vodka, senza dimenticare la predilezione per il gin.

BYRON SUNRISE
Probabilmente la varietà di finger lime esteticamente più bella. Con il suo colore rosso vivo, accende di luce tutti i piatti sui quali si posa. Le perle sono belle e ben staccate, con sentori di pompelmo e mandarino in cui si distinguono note di ginepro, pepe nero, geranio e pure muschio. Questa complessità organolettica lo rende un potente strumento nelle mani dello chef, che lo può abbinare a uno spettro sempre più vasto di sapori. Particolarmente consigliata è l’esperienza con lo champagne: le perle color rubino salgono e scendono nel flûte per poi esplodere al gusto.

YELLOW
È la varietà che, per il suo colore, più somiglia al limone. È bene raccogliere il frutto quando è verde, prima che diventi giallo e si distacchi dalla pianta diventano preda di insetti e uccelli: è questa la ragione per la quale è una varietà piuttosto rara. Le perle sono grandi e il sapore ricco e pungente. Adatto alle tartare di pesce, va d'accordo anche con tagliolini e panna. Ineguagliabile in gelatina per guarnire panna cotta e dolci al cucchiaio. Qualcuno ha addirittura sperimentato il suo utilizzo sulla pizza con ottimi risultati.

IL FAUSTRIME NON È UN FINGER LIME (MICROCITRUS AUSTRALASICA)
Il faustrime è un tribrido di origine americana, risultato di un esperimento mal riuscito per creare una varietà di lime resistente all’acqua salmastra. Mentre la pianta, esteticamente bella, rigorosa e ricca di spine, veniva utilizzata come porta-innesti, il suo frutto, grande e oblungo, veniva utilizzato come ornamento in quanto privo di qualsiasi valore commerciale.
Purtroppo, rispetto al finger lime, è tanta la confusione sul mercato, soprattutto da parte dei vivaisti, che molto spesso lo identificano con i nomi di “Limone Caviale verde” o “Caviale di Limone a polpa bianca”. In realtà tanta è anche la differenza qualitativa e organolettica rispetto alle numerose varietà di finger lime.

FRUTTIFICA MOLTO
Il faustrime dona molti frutti, che possono anche essere congelati, ma il gusto, le caratteristiche e l’aspetto estetico non mentono: non si tratta di finger lime.


FRUTTI MOLTO GRANDI
I frutti del faustrime pesano dai 50 ai 100 gr cadauno, contrariamente al finger lime che è molto più piccolo, e pesa dai 6 ai 20 grammi. Quando è maturo diventa giallo e molte vescicole si rompono perdendo del succo al taglio. e dal taglio esce anche ... il succo, liquido.
È questo il motivo per il quale il frutto viene raccolto verde, cioè acerbo: ma questo aumenta l’amaro del gusto.


LE VESCICOLE NON SONO SFERICHE
Se il frutto è ancora acerbo le vescicole escono senza perdere il succo, ma non sono perfettamente sferiche (come uova di pesce). È questa l’unica caratteristica del faustrime che ne conferisce la somiglianza visiva con il caviale.